giovedì 5 novembre 2009

buio viola

crediamo di dover crescere, educare, insegnare. Ci carichiamo di responsabilità. E poi. Poi bastano istanti di assoluta semplicità per ricordarci che forse siamo proprio noi a dover imparare qualcosa. Siamo noi a doverci sedere sul tappeto accanto a loro e a dirgli "su amore mio, insegnami qualcosa di nuovo oggi".
E sono frasi spontanee, quasi banali che ci svelano quello che non vediamo da tempo, che abbiamo scordato da qualche parte dentro ad un cassetto di una scrivania o tra i panni da lavare. In un attimo siamo di nuovo quei bambini che non vogliono andare a dormire, che non vogliono lavarsi i denti. Siamo li che battiamo i piedi per terra perchè la cosa più importante, quella che ci fa vivere o morire, è mangiare la merenda sul divano davanti alla televisione. In un attimo siamo piccoli, bassi e determinati e sappiamo esattamente cosa vogliamo e, e quì sta il vero dramma, nessuno ci capisce o meglio tutti decidono per noi.
"Vieni che ti mangio"."No mamma, non si mangia, è crudo"
Il nostro linguaggio si completa di tanti termini, tanti riferimenti.... che sfogio di cultura, ma le nostre relazioni umane non ci guadagnano.
"E' ora di fare la ninna, fuori è buio" "Non è buio, è buio viola"

1 commento:

sarima ha detto...

molto carino il testo, piccola!
E com'è vero che i bambini ci insegnano tante cose, anzi, le cose più importanti, le fondamentali. Ho sempre detto che la mia vita è cambiata quando sei nata tu ed è questo che volevo dire.
Tu, meglio di me,riporti tutto alle verità semplici e scarti le sovrastrutture. Noi, volevamo cambiare il mondo ma abbiamo fatto pochi passi per cambiare noi stessi.
Voi siete la nuova generazione, siete più avanti, ed è giusto che il buio non sia più nero ma viola!