lunedì 16 gennaio 2012

brutti ma buoni e Moxa

Il corso moxa a Roma è il primo momento piacevole e costruttivo di quest'inizio d'anno caratterizzato da distruzione e bruttezza. Per chi non lo sapesse il termine inglese moxa (moxibustione) deriva dagli ideogrammi giapponesi Moe e Kusa, che significano "bruciare" e "erba" (quindi "erba che brucia"). La pratica consiste nel riscaldamento di aree cutanee, sovrastanti punti di agopuntura o percorsi energetici, al fine di ottenere una risoluzione di evento patologico. In questo caso in particolare tratteremo la moxa applicata alla gravidanza,  percorso e parto.
Questo il programma dettagliato:
• La gravidanza nel 3 millennio: evento fisiologico o patologico?
• La fisiologia dei 9 mesi: conoscerla per rispettarla
• Approccio olistico alla gravidanza
• Il sottile dialogo dei 9 mesi 
• La madre psico-biologica
• Come utilizzare coni, sigari, riscaldatore, moxa sciolta
• Controindicazioni all'uso e punti proibiti
• La moxa nel parto
• La presentazione podalica: come rovesciare la situazione
• L’istinto l’unica risorsa in grado di aiutare e sostenere la gestante in questa fase di passaggio da donna a madre
• La fisiologia del travaglio- parto
• Il potente aiuto della moxa nel dopo parto
• L’importanza del bonding 
• La prima accoglienza
• L’avvio dell’allattamento al seno


Insomma cose che nascono e cose che muoiono, cose che si creano e cose che si bruciano, momento giusto per provare la ricetta originale dei brutti ma buoni (che a me non fanno proprio impazzire a dire il vero) che mi capitano sotto gli occhi da un pò e poi sono GLUTEN FREE e sono perfetti per Sara e Ziononno. Visto che c'ero ho rifatto anche la versione al cacao che trovate quì, anche quella GLUTEN FREE ma che, a differenza di quelli bianchi, si sono allargati di più. Il perchè lo ignoro...







Io ho fatto la versione ridotta calcolando su un albume e ne è venuto un bel sacchetto quindi fate voi:
300 gr di mandorle tritate abbastanza grossolanamente
250 gr di zucchero
4 albumi
1 pizzico di cannella (non l'ho messo)
1 pizzico di vaniglia (la punta di un cucchiaino)

Accendere il forno a 140°. Montare a neve ben ferma gli albumi. Incorporare poco alla volta lo zucchero, poi le mandorle e la vaniglia. Mischiare con delicatezza dall'alto verso il basso cercando di incorporare quanta più aria possibile. Mettere il composto sul fuoco al minimo e girare finchè non comincia ad attaccarsi. Toglierlo dal fuoco e fare delle piccole palline con l'aiuto di due cucchiaini su una teglia da forno. Infornare per 30-40 minuti. Lasciarli asciugare su una graticola. Buon appetito!

1 commento:

'Mo-mò ha detto...

interessante il corso sulla moxa.