venerdì 11 novembre 2011

san martino


La leggenda di San Martino
In un freddo giorno d'inverno un ufficiale romano attraversa, ritto sul suo cavallo, la porta della città di Amiens. Egli vede un mendicante e si impressiona molto perché questi é nudo. Cosa mai fare? Evidentemente finora nessuno aveva avuto pietà di lui, nessuno gli aveva dato qualcosa con cui potesse difendersi dal freddo! Il cavaliere pensa tra sé e sé: che questo povero stia seduto proprio qui e ora, non è un caso. Io passo di qui proprio adesso per poterlo aiutare. E Martino, così si chiamava l'ufficiale, decise subito, prese la spada e dato che non aveva null'altro, tagliò in due il suo mantello e ne diede una metà all’uomo che stava gelando. Poi si riavvolse nella metà che gli rimaneva e rapidamente riprese la sua strada. Ma nella notte successiva fa un sogno: gli appare Gesù che porta come veste il pezzo del mantello che lui aveva donato. La visione non lo abbandona e trasforma la sua vita. Il giorno dopo, nel suo diciottesimo anno, egli chiede il battesimo e diventa cristiano. Subito abbandona definitivamente il servizio delle armi e dedica la sua vita all'amore di Cristo. Così Martino si fece monaco nei pressi della città di Tours e da allora si adoperò per la propagazione del Cristianesimo nella popolazione delle Gallie, facendo molti viaggi per predicarlo nella Francia centrale ed occidentale, soprattutto nelle aree rurali. Nel corso di questa opera egli divenne estremamente popolare, e nel 371 d.C. fu nominato vescovo di Tours. Qui la leggenda racconta che dapprima egli, modesto come era, era riluttante a assumere questa carica, motivo per cui si nascose in una stalla piena di oche. Ma il rumore fatto da queste rivelò il suo nascondiglio alla gente che lo stava cercando per farlo vescovo.
Pare che da questo fatto sia venuta l’usanza, molto diffusa anche nella nostra campagna, di festeggiare la ricorrenza di San Martino l’11 novembre con un bel pranzo a base di arrosto di oca! 

La tradizione vuole che questo giorno venga accompagnato dalla luce delle lanterne costruite con i bambini per l'occasione, si cantano canzoni e si leggono fiabe. Molti fanno anche dei biscotti sagomati per l'occasione a forma di cavaliere o di lanterna. Buona serata!

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